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23 Dicembre 2019La vicinanza territoriale e quella educativa, tra la CRA, Casa Residenza per Anziani, Villa Serena di Bologna e la scuola primaria Pavese gettano le basi di un ambizioso progetto intergenerazionale. Nasce e si evolve in pochi mesi una proficua collaborazione tra le realtà, con un crescendo di progetti dall’impatto positivo sugli attori coinvolti, bambini e anziani.
A Villa Serena, residenza per anziani non autosufficienti, da oltre vent’anni, si svolgono attività socioeducative con lo scopo di stimolare, mantenere e potenziare le abilità e le risorse della persona fragile.
Nella struttura residenziale, tra i soci fondatori del Consorzio Ospedaliero Colibrì, con sede a Bologna, un’équipe con competenze sociosanitarie, educative e assistenziali applicano metodologie e approcci ispirati alla pedagogia Montessoriana. L’obiettivo è promuovere l’autonomia e il protagonismo degli ospiti al di là delle condizioni psico-fisiche in cui si trovano.
Tutti questi elementi fanno da cornice ai progetti realizzati con la scuola primaria bolognese e nel 2020 produrranno ulteriori sviluppi grazie ad una sinergica alleanza.
Secondo Montessori l’educazione deve essere intesa come aiuto alla vita, aiuto al bambino nel suo grandioso lavoro per costruirsi uomo, mediante la preparazione dell’ambiente a sua misura sul piano fisico, mentale e affettivo. Il lavoro dell’uomo è importante perché costruisce gli strumenti del progresso, ma il lavoro del bambino è altrettanto importante perché costruisce l’uomo di domani”.
Il bambino, secondo Maria Montessori, non “impara”, ma costruisce il suo sapere e la sua personalità attraverso l’esperienza e le relazioni con lo spazio, con le cose e con gli altri. Egli sperimenta e conquista, nel contesto della famiglia, della scuola e della società, la propria indipendenza per mezzo di una continua attività, con un costante lavoro di concentrazione e di sviluppo.
Questi assunti possono essere trasferiti, con la stessa valenza, nel mondo della terza età, confermando così che la persona anziana non solo diventa soggetto capace di recupero e mantenimento ma anche di apprendimento e di scoperta.
A Villa Serena il Metodo Montessori è stato adottato circa 6 anni fa.
Ecco che allora l’incontro tra il bambino e la persona anziana viene a comporre un tassello di apprendimento in cui gli alunni hanno la possibilità di essere autori e costruttori della propria conoscenza e non semplici fruitori di contenuti. In questo processo l’anziano diventa una guida e un protagonista attivo scoprendosi capace.
Tale incontro pone in gioco l’aprirsi al rapporto con l’anziano, basando la relazione su un piano che va oltre un mero scambio funzionale ma crea una qualità che si arricchisce di nuovi significati per entrambi. L’educazione intergenerazionale che Villa Serena promuove si basa sulla condivisione di esperienze di apprendimento che, tramite attività e laboratori finalizzati, raggiunge nuovi obiettivi di sviluppo e recupero di abilità sociali.
Nell’incontro intergenerazionale si viene a creare una solidarietà che, a partire dal riconoscimento delle abilità di ognuno e dalla responsabilità che si ha nei confronti dell’altro, fa sollevare lo sguardo e vedere questo rapporto in modo dinamico e naturale. Ognuno porta qualcosa: il bambino si prende cura dell’anziano e l’anziano si prende cura del bambino senza che questa interazione sia sbilanciata.
L’autonomia, la responsabilità, il sentirsi capaci e lo “scambio relazionale” che sono alla base del Metodo Montessori vengono messi in campo nella relazione con il bambino. La persona anziana, vista come esperta della proposta educativa, tramite la sua guida promuove e riconosce le abilità espresse.
L’anziano ha bisogno di essere trattto come persona capace e competente e, seguendo i principi montessoriani favorendo l’incontro con l’altro in crescita, si risponde a questa necessità.
Alla luce di tali riflessioni la proposta progettuale fatta alla scuola primaria Pavese è stata quella di coinvolgere tutte le classi che, a rotazione, due volte al mese a partire da novembre 2019 fino a giugno 2020 si inseriranno attivamente all’interno di diversi laboratori programmati:
- laboratorio artistico creativo (pittura a tema)
- laboratorio musicale
- laboratorio di lettura e narrazione
- laboratorio di pet-therapy con il cane addestrato
- ginnastica espressiva
- laboratorio di orto-terapia
- laboratorio di reminiscenza
Ogni incontro è organizzato in modo tale che la collaborazione tra le due generazioni possa stimolare e/o colmare le mancanze o le risorse di entrambi portando ad un fruttuoso scambio intergenerazionale.
Tutto il progetto avrà la supervisione del Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi di Bologna che monitorerà il processo con una studentessa tirocinante culminando con la pubblicazione di una tesi di laurea magistrale.
Alla proposta di aderire, in via sperimentale, al un progetto intergenerazionale con Villa Serena i docenti del Plesso “C.Pavese” hanno risposto con entusiasmo. Soddisfatte per le opportunità didattiche e socioeducative, sono le insegnanti Chiara Bertocchi, referente del plesso Pavese e Daniela Gelati referente scolastica per il progetto.
“Questo interscambio – spiegano le insegnanti – presenta un’occasione concreta per favorire la partecipazione proattiva dei bambini nella scuola e nella comunità.
Tale percorso prevede azioni che mettono in primo piano l‘educazione alla convivenza civile e democratica fondata su valori universali nonché allo sviluppo di competenze sociali e di cittadinanza attiva, dove conoscenza e condivisione dei valori devono improntare la vita collettiva e i comportamenti di ciascuno.
In primo piano il rispetto per sé stessi e per gli altri, il rispetto delle differenze e il dialogo tra generazioni, apparentemente molto lontane, tutto a promozione dello “sviluppo consapevole di comportamenti responsabili e di solidarietà…. poiché invecchiando si torna tutti un po’ bambini!
Tale proposta inoltre è senza dubbio nello spirito della rete “Scuole all’Aperto” di cui la Scuola “C.Pavese” fa parte e che prevede la ricerca e la promozione di collaborazione con enti e organizzazioni del territorio al fine di rendere i bambini sempre più consapevoli e rispettosi della realtà in cui vivono”.